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Honduras
Nov 2023

In Honduras si resiste al cambiamento climatico

Il progetto “Comunidades Resilientes” entra nel vivo, con l’inaugurazione ufficiale di una Scuola Agroecologica e la consegna degli attrezzi utili ai piccoli produttori e produttrici.
Il progetto, finanziato dall’Unione Europea e promosso da Progettomondo in partenariato con Oikos, CISV e la Fundación Chorotega, è partito a marzo in sei municipi della regione di Choluteca nel sud dell’Honduras e parte del Corredor Seco (Corridoio Secco): Concepción de María, El Corpus, Choluteca, El Triunfo, Namasigüe e San Marcos de Colón.

Il Corredor Seco è un’area che si estende dal Messico fino alla Costa Rica ed è tra le zone al mondo più colpite dagli effetti del cambiamento climatico, soggetta all’alternanza tra lunghi periodi di siccità e fenomeni metereologici estremi come piogge eccessive che distruggono i raccolti e mettono in grave difficoltà le famiglie di agricoltori locali. Si tratta di un’area densamente popolata, con gravi problemi di insicurezza alimentare e indici di malnutrizione tra i più alti del Paese.
Per far fronte a queste problematiche, il progetto “Comunidades Resilientes” mira a rafforzare il ruolo guida della società civile dell’Honduras come attore di uno sviluppo socioeconomico sostenibile, con una particolare attenzione all’inclusività e partendo da un approccio basato sui diritti economici, sociali, culturali e ambientali delle popolazioni locali in situazione di vulnerabilità. L’iniziativa, con durata di tre anni, si rivolge ai produttori locali organizzati e alle loro famiglie, ma anche a soci di cooperative di credito locali, alle amministrazioni locali, alle organizzazioni della società civile e alle scuole. Destinatari finali sono gli abitanti dei 6 municipi di intervento, 105.908 persone che potranno contare sulla disponibilità di alimenti sani prodotti localmente, a prezzo giusto e in conformità con le tradizioni locali e le buone pratiche nutrizionali.

Uno dei risultati che si vuole raggiungere è promuovere l’innovazione sociale, economica e tecnologica di piccole imprese di produttori e produttrici attraverso l’agroecologia, un modello alternativo basato su forme di agricoltura più attente a temi quali ecologia, biodiversità, resilienza, sostenibilità e giustizia sociale. Il fine dell’agroecologia è ridurre al minimo l’impatto delle pratiche agricole sull’ambiente senza rinunciare alla produttività, alla qualità delle materie prime, ai diritti sociali ed economici dei lavoratori, per costruire sistemi alimentari sostenibili.
Contemporaneamente, si agisce dal punto di vista della partecipazione sociale e dell’incidenza politica, promuovendo il dialogo inclusivo multiattore finalizzato all’empowerment e alla leadership dei piccoli produttori agricoli, consumatori, organizzazioni della società civile e istituzioni locali nei processi di costruzione e implementazioni di politiche e strategie locali di sviluppo economico, sociale e ambientale, audit sociale e incidenza per uno sviluppo locale inclusivo nel rispetto dei DESCA (Diritti Economici, Sociali, Culturali e Ambientali).
In questi primi mesi di attività sono state attivate 7 scuole agricole comunitarie nelle 7 imprese produttive beneficiarie del progetto, in cui vengono insegnate e messe in atto le pratiche dell’agroecologia.

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